Altra porta di uscita dal paese per chi, abitando nel Mancùsu, doveva raggiungere i campi in quella parte del territorio prevalentemente a Nord del paese sino al Gallipari. Veniva usata anche da chi doveva recarsi in altri paesi, da Isca a Catanzaro. Il percorso era obbligato: s’imboccava la “mpetràta di Cerasìa” e si arrivava alla fiumara di Granèli da dove si risaliva verso Mingiànu e, passando da Cuzzùhṛa, arrivare alla marina per poi proseguire verso Nord.

Era piuttosto numerosa la gente che usciva dalla Portèhṛa perché i terreni di Cardàra, Vallìna, Gallìpari, … producevano abbondantemente e pertanto rendevano “benestanti” anche e non pochi contadini proprietari.

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